Dal 18 al 20 novembre 2022 a Carmiano vivremo giorni di grazia, sotto il manto di Maria. Da Siracusa giungerà il reliquiario della Madonna delle Lacrime.
Per prepararci a questi giorni condividiamo alcune informazioni circa il prodigio e il reliquiario che accoglieremo nei prossimi giorni
1. Il prodigio
La Lacrimazione è avvenuta a Siracusa, dal 29 agosto al 1º settembre 1953, in via degli Orti di San Giorgio al n.11, nell’abitazione di due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusto; Antonina, in attesa del primo figlio, aveva una gravidanza difficile, con ricorrenti abbassamenti della vista: verso le tre di notte del 29 agosto la vista scomparve del tutto, per tornare normale alle 8.30 del mattino, quando Antonina vide lacrime scendere sul viso di una Madonnina in gesso, posta a capo del letto.
“… con mio grande stupore mi accorsi che l’effige della Madonna versava lacrime dagli occhi. Chiamai mia cognata Grazia e mi zia Sgarlata Antonia, che stavano al mio fianco ad assistermi, indicando loro le lacrime. Esse, sulle prime credettero che si trattasse di allucinazione dovuta alla malattia, ma, dietro le mie insistenze avvicinatesi al quadretto, constatarono anch’esse che dagli occhi della Madonna sgorgavano veramente delle lacrime, e alcune gocce, scorrendo per la guancia, caddero sulla spalliera del letto”. (Antonina Iannuso)
2. L'approvazione del miracolo
Il parroco, don Giuseppe Bruno, con il permesso della Curia sottopose il fenomeno a una commissione medica, presieduta dal dottor Michele Cassola.
La commissione si recò in casa Iannuso il 1º settembre: venne prelevato circa un centimetro cubo del liquido che sgorgava dagli occhi della Madonnina; sottoposto ad analisi microscopica, il liquido risultò aver tracce di proteine e di urati, di quelle stesse sostanze che si riscontrano nelle lacrime di un bambino e di un adulto. Il liquido fu classificato come “lacrime umane” e, dopo un esame anche del quadretto, il fenomeno fu dichiarato non spiegabile scientificamente.
Il 12 dicembre 1953 i Vescovi della Sicilia, riuniti a Palermo, “hanno ascoltato l’ampia relazione dell’Ecc.mo Mons. Ettore Baranzini, Arcivescovo di Siracusa, prima circa la “lacrimazione” della immagine del cuore del Cuore Immacolato di Maria, avvenuta ripetutamente nei giorni 29-30-31 agosto e 1 settembre 1953 a Siracusa in via degli Orti n. 11, vagliate attentamente le relative testimonianze nei documenti originali, hanno concluso unanimemente col giudizio che non si può mettere in dubbio la realtà della lacrimazione”.
Papa Pio XII, il 17 ottobre 1954 trasforma il silenzioso scorrere del pianto di Maria in un messaggio profetico.
«Senza dubbio Maria è in cielo eternamente felice e non soffre nè dolore nè mestizia; ma Ella non vi rimane insensibile, chè anzi nutre sempre amore e pietà per il misero genere umano, cui fu data per Madre, allorchè dolorosa e lacrimante sostava ai piedi della Croce, ove era affisso il Figliuolo.
Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime? Oh le lacrime di Maria! Erano sul Golgota lacrime di compatimento per il suo Gesù e di tristezza per i peccati del mondo. Piange Ella ancora per le rinnovate piaghe prodotte nel Corpo mistico di Gesù? O piange per tanti figli, nei quali l’errore e la colpa hanno spento la vita della grazia, e che gravemente offendono la maestà divina? O sono lacrime di attesa per il ritardato ritorno di altri suoi figli, un dì fedeli, ed ora trascinati da falsi miraggi fra le schiere dei nemici di Dio? A voi spetta di cooperare con l’esempio e con l’azione al ritorno dei profughi alla casa del Padre e di adoperarvi affinché si chiudono al più presto le brecce aperte dai nemici della religione nella vostra isola, fatta oggetto di cupido assedio». (Pio XII, 17 ottobre 1954).
3. Le guarigioni
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la prima ad essere guarita fu Antonina Giusto Iannuso, proprietaria del quadretto in gesso e prima persona che si accorse della presenza delle lacrime; non ebbe più problemi né per la gravidanza in corso né per le successive.
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il piccolo siracusano Aliffi Salvatore di quasi due anni, gli era stato diagnosticata una neoplasia al retto, dopo che i genitori, ormai disperati, si erano rivolti all’intercessione di Maria il bambino non accusò più disturbi.
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la piccola siracusana Moncada Enza di tre anni, dall’età di un anno soffriva di una paralisi al braccio destro; dopo che gli fu applicato del cotone benedetto innanzi al quadretto iniziò a muovere il braccio.
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la siracusana Ferracani Caterina di 38 anni, colpita da una trombosi cerebrale era rimasta paralizzata e muta. Al ritorno da una visita alla Madonnina e dopo aver applicato il cotone benedetto riacquistò la voce.
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il trapanese Tranchida Bernardo di 38 anni, rimasto paralitico in seguito ad un incidente sul lavoro. Un giorno, si trovava ricoverato a Livorno, mentre una donna ed un uomo parlavano degli eventi di Siracusa si trovava e transitare. L’uomo impegnato nella discussione era scettico e disse che avrebbe creduto ai miracoli se avesse visto camminare il paralitico che passava da li. La donna, quindi offrì al Tranchida un pezzo di cotone benedetto. Il pomeriggio il Tranchida telegrafò a casa dicendo di essere completamente guarito. La storia ebbe eco anche sul Corriere della Sera di Milano. Il Tranchida in seguito venne a Siracusa per onorare Maria.
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la francofontese Anna Gaudioso Vassallo, la quale testimoniò unitamente al marito medico, di essere ormai rassegnata alla sua fine a causa di un tumore maligno al retto, conseguenza della metastasi di un tumore asportato all’utero. Rimandata a casa senza speranza da luminari professori decise di andare a pregare ai piedi del quadretto miracoloso ed il marito, nella sua speranzosa preghiera, applicò alla moglie un pezzetto di cotone benedetto sul punto malato. La notte del 30 settembre la sig. ra Anna sentì come se una mano le togliesse il cerotto e la mattina lo trovò staccato. Indecisa se rimetterlo ascoltò la nipotina di soli 5 anni che le disse di non farlo in quanto la Madonnina aveva parlato al suo cuoricino dicendole di aver fatto il miracolo alla zia. Numerose visite mediche successiva constatarono la totale guarigione della signora dal male.
4. Il programma della visita
Venerdì 18 novembre 2022
ore 16.30 | Chiesa dell’Immacolata Accoglienza presso la Chiesa dell’Immacolata e processione verso la Chiesa Madre (Via Immacolata)
ore 17.00 | Chiesa Madre Solenne canto del Vespro e processione verso la Parrocchia di S. Antonio Abate
ITINERARIO: Via XXV luglio, Battisti, Garibaldi, Montegrappa, S. Gabriele, Montesanto, Saraceni, don Donato Franco
ore 18.30 | Chiesa S. Antonio Abate Santa Messa solenne presieduta da don Raffaele Aprile
al termine Proiezione del Documentario della Lacrimazione
Sabato 19 novembre 2022
ore 9.00 Lodi Mattutine
ore 9.45 Visita agli ammalati
ore 16.00 Incontro con i ragazzi della Catechesi
ore 18.00 Santo Rosario
ore 18.30 Santa Messa
ore 20.00 Veglia Mariana Comunitaria
Domenica 20 novembre 2022
ore 8.30 • ore 11.00 Santa Messa
ore 13.00 Pranzo comunitario
ore 18.00 Santo Rosario
ore 18.30 Santa Messa presieduta da S. E. Mons. Michele Seccia, Arcivescovo di Lecce
Al termine partenza del Reliquiario dal monumento dei Caduti in Via Roma (Via don Donato Franco, Provenzano, De Gasperi, Roma)
fonte: https://www.madonnadellelacrime.it/